Vi ricordate il vecchio indovinello: “È nato
prima l’uovo o la gallina?” Sembra una stupidaggine e invece è una domanda intelligente.
In realtà, le due cose, la gallina e l’uovo, si sono co-evolute
contemporaneamente: la gallina ha dato origine all’uovo e l’uovo ha dato origine
alla gallina. Ma da chi è incominciato il processo? Da nessuno dei due o da
entrambi contemporaneamente o da un terzo elemento che era un po’ uovo e un po’
gallina.
Ma è come domandarsi se sia nato prima l’occhio
o la luce. In realtà sono nati insieme: l’occhio non avrebbe senso senza la
luce, ma anche la luce non avrebbe senso senza l’occhio. Da chi è incominciato
il processo, ovvero la relazione occhio-luce? Da nessuno dei due: in realtà i
due fenomeni si sono co-evoluti. Non c’è un rapporto di causa-effetto, ma c’è
un rapporto di co-evoluzione.
Questo ragionamento è valido per tutti i
fenomeni che coinvolgono i nostri sensi, fra cui la coscienza. Per esempio,
potremmo domandarci se sia nato prima il suono o l’orecchio, oppure se sia nato
prima l’esistere o il senso di esistere (la coscienza).
Sono nati insieme, l’uno per l’altro, e si sono
co-evoluti. Non è vero che sia nata prima l’esistenza e poi la coscienza. È
vero che sono nati l’una per l’altra: l’esistenza per la coscienza e la
coscienza per l’esistenza.
Come il senso di essere o di esistere o la
coscienza non avrebbe senso senza il mondo, così il mondo non avrebbe senso
senza esseri dotati di coscienza.
Tutti gli esseri viventi (piante e animali)
sanno di essere, anche se non lo concettualizzano come facciamo noi uomini.
Sanno di essere o di esistere istintivamente – altrimenti non potrebbero vivere,
non potrebbero badare a se stessi. Ma, contemporaneamente, che senso avrebbe la
coscienza senza esseri viventi? Nessuno si renderebbe conto di nulla, e la vita
sarebbe impossibile.
Per rendere possibile l’esistenza è necessaria
la coscienza e, per rendere possibile la coscienza sono necessari gli esseri viventi.
In conclusione, i due fenomeni si sono
co-evoluti e nessuno è nato prima dell’altro. La vita deve prevedere la
coscienza e la coscienza deve prevedere la vita (o le vite). Fra i due c’è un
rapporto di co-evoluzione.
Perché faccio questo ragionamento? Per
rispondere alla domanda su che cosa sia la coscienza.
Gli scienziati sembrano pensare che prima sia
nata la vita e gli esseri viventi, e che dopo sia nata la coscienza. Ma non è così.
Mentre è sbocciata la vita, è sbocciata anche la coscienza, e viceversa.
La coincidenza vita-coscienza significa che la
vita è nata perché ci siano osservatori coscienti (più o meno). E che quindi la
coscienza non è un epifenomeno casuale, contingente, che può essere o non
essere, ma è il fondamento della vita stessa. Probabilmente si trova già nelle
particelle più elementari.
Questo cosa significa in pratica? Che viviamo
in un mondo permeato di coscienza e fatto di coscienza e che essere coscienti
di questa realtà è il nostro compito primario. Essere uomini al livello più
alto significa che dobbiamo essere consapevoli della coscienza.
Peccato che la maggioranza degli uomini non lo
sappia e si comporti come gli animali inferiori. Non è per questo che sono
stati fatti. Oltretutto la consapevolezza della coscienza dà un enorme potere.
Basta provare a sentire, a percepire, il fatto
di essere coscienti per entrare in una nuova dimensione.
Nessun commento:
Posta un commento