mercoledì 8 novembre 2023

La co-evoluzione

 

Vi ricordate il vecchio indovinello: “È nato prima l’uovo o la gallina?” Sembra una stupidaggine e invece è una domanda intelligente. In realtà, le due cose, la gallina e l’uovo, si sono co-evolute contemporaneamente: la gallina ha dato origine all’uovo e l’uovo ha dato origine alla gallina. Ma da chi è incominciato il processo? Da nessuno dei due o da entrambi contemporaneamente o da un terzo elemento che era un po’ uovo e un po’ gallina.

Ma è come domandarsi se sia nato prima l’occhio o la luce. In realtà sono nati insieme: l’occhio non avrebbe senso senza la luce, ma anche la luce non avrebbe senso senza l’occhio. Da chi è incominciato il processo, ovvero la relazione occhio-luce? Da nessuno dei due: in realtà i due fenomeni si sono co-evoluti. Non c’è un rapporto di causa-effetto, ma c’è un rapporto di co-evoluzione.

Questo ragionamento è valido per tutti i fenomeni che coinvolgono i nostri sensi, fra cui la coscienza. Per esempio, potremmo domandarci se sia nato prima il suono o l’orecchio, oppure se sia nato prima l’esistere o il senso di esistere (la coscienza).

Sono nati insieme, l’uno per l’altro, e si sono co-evoluti. Non è vero che sia nata prima l’esistenza e poi la coscienza. È vero che sono nati l’una per l’altra: l’esistenza per la coscienza e la coscienza per l’esistenza.

Come il senso di essere o di esistere o la coscienza non avrebbe senso senza il mondo, così il mondo non avrebbe senso senza esseri dotati di coscienza.

Tutti gli esseri viventi (piante e animali) sanno di essere, anche se non lo concettualizzano come facciamo noi uomini. Sanno di essere o di esistere istintivamente – altrimenti non potrebbero vivere, non potrebbero badare a se stessi. Ma, contemporaneamente, che senso avrebbe la coscienza senza esseri viventi? Nessuno si renderebbe conto di nulla, e la vita sarebbe impossibile.

Per rendere possibile l’esistenza è necessaria la coscienza e, per rendere possibile la coscienza sono necessari gli esseri viventi.

In conclusione, i due fenomeni si sono co-evoluti e nessuno è nato prima dell’altro. La vita deve prevedere la coscienza e la coscienza deve prevedere la vita (o le vite). Fra i due c’è un rapporto di co-evoluzione.

Perché faccio questo ragionamento? Per rispondere alla domanda su che cosa sia la coscienza.

Gli scienziati sembrano pensare che prima sia nata la vita e gli esseri viventi, e che dopo sia nata la coscienza. Ma non è così. Mentre è sbocciata la vita, è sbocciata anche la coscienza, e viceversa.

La coincidenza vita-coscienza significa che la vita è nata perché ci siano osservatori coscienti (più o meno). E che quindi la coscienza non è un epifenomeno casuale, contingente, che può essere o non essere, ma è il fondamento della vita stessa. Probabilmente si trova già nelle particelle più elementari.

Questo cosa significa in pratica? Che viviamo in un mondo permeato di coscienza e fatto di coscienza e che essere coscienti di questa realtà è il nostro compito primario. Essere uomini al livello più alto significa che dobbiamo essere consapevoli della coscienza.

Peccato che la maggioranza degli uomini non lo sappia e si comporti come gli animali inferiori. Non è per questo che sono stati fatti. Oltretutto la consapevolezza della coscienza dà un enorme potere.

Basta provare a sentire, a percepire, il fatto di essere coscienti per entrare in una nuova dimensione.

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