C’è qualcosa che non va nella struttura
dell’uomo, in particolare nella sua mente. Com’è possibile che non faccia altro
che farsi guerre da quando è apparso nella notte dei tempi? Allora come ora.
Con la stessa ferocia, uccidendo uomini, donne e bambini, ospedali, edifici
civili e chiese. Che c’è questa furia omicida.
Tenete presente che, oltre alle guerre
militari, c’è una continua conflittualità, anche nello sport, nei giochi, nella
concorrenza economico-finanziaria e tra maschi e femmine. Com’è possibile che
ci si scontri anche per delle partite di calcio?
Nessun’altra specie animale è così aggressiva. Certo,
non è colpa sua, così come non è colpa del leone se sbrana la preda. È l’aggressività
dell’evoluzione, di chi ha fatto questa baraonda dell’universo, che si regge
sulla violenza. Ma gli uomini hanno avrebbero una coscienza che gli altri
animali, che uccidono solo per mangiare, non possiedono. Peccato che non la
sappiano usare.
Qua ci si uccide anche per il territorio, per
le religioni, per il nazionalismo, per il potere e la lotta fra i sessi.
Un’aggressività che sta uccidendo il pianeta sia
con la sovrappopolazione sia con l’inquinamento conseguente sia con le armi
nucleari. Quando mi si chiede perché non esistono altre civiltà, io rispondo
che, raggiunto un certo limite (più o meno come il nostro) si inventano armi
distruttive di massa che portano al collasso del pianeta. Forse Marte era un tempo
come noi, e poi si sono distrutti tutti.
Perciò questi sono gli ultimi giorni dell’umanità.
Godetevela finché potete. Poi scompariremo tra l’indifferenza del cosmo.
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