giovedì 16 novembre 2023

Rivolgersi a Dio

 

Per lo più la gente si rivolge a Dio per ottenere qualcosa: un piacere, un miracolo, una protezione, un favore, un successo, una vincita, una guarigione, un beneficio, una raccomandazione, un incoraggiamento, un amore, una separazione, un incontro o un addio. E lasciamo perdere quelli che chiedono un maleficio, una vendetta, una sconfitta, una malattia o la morte di qualcuno. Si tratta sempre, insomma, di acquisire qualcosa. Ma Dio deve essere un po’ confuso, perché, per esempio, prima di una battaglia, entrambi i contendenti pregano per la vittoria. Chi accontentare? Chi è dalla parte di Dio? E Dio da che parte sta? Può accontentare tutti? E perché stare da una parte sola? Forse Dio non vuole parteggiare e vuole stare dalla parte di tutti, o di nessuno.

Insomma, non è facile fare Dio. Lo capisco.

Tutti vogliono tirarlo dalla loro parte e lui vuol stare al di sopra delle parti. Che se la sbroglino loro!

Voglio dire che in ogni caso, rivolgersi a Dio è un po’ come andare al mercato a fare la spesa. E spesso si tira sul prezzo: “io ti do questo se tu mi dai quello!”

Un motivo di più per non fare il Dio e starsene al di fuori delle beghe umane. Un po’ come se un imperatore fosse tirato da tutte le parti. Alla fine ne sarebbe scocciato e vorrebbe tornare a fare solo l’imperatore al di sopra di tutti, non l’amministratore di un condominio litigioso. Ne sarei scocciato anch’io.

Pochi sono coloro che si rivolgono a Dio come all’energia universale che non fa favori a nessuno e si limita a irradiare luce come un sole. La tentazione di farne un idolo che adempia i nostri desideri è fortissima.

Del resto, certi Iddii, come quello cristiano, pretendono di entrare nel mondo proprio per aiutare gli uomini. E qui sta il loro errore. Se ti metti in una guerra, alla fine ne sarai coinvolto, e la tua superiorità e imparzialità non potranno resistere. E tu potrai essere accusato di parzialità.

Io preferisco quelli che non chiedono niente, che non si fanno nessuna immagine nella loro mente e che si limitano a godersi la sensazione di stare vicino a tanto calore e a tanta luce. Ma sono pochi.

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