Come dicevo e come è evidente, vivere significa
oscillare continuamente fra due opposti, tanto che anche il nostro linguaggio è
pieno di antinomie. Gli opposti in apparenza si contraddicono, ma in realtà si
sostengono a vicenda. Al punto che sarebbe necessario inventare nuove parole (e
quindi nuovi concetti) per indicare questi processi unitari ma oscillanti. È
come un pendolo che, se prima si sposta da una parte, poi deve spostarsi dall’altra
opposta. E ho fatto l’esempio della respirazione, dove il moto oscillatorio
(inspirazione/espirazione) non può fare a meno dei due poli.
In fondo la vita è una continua oscillazione
fra due poli opposti: tristezza/allegria, successo/insuccesso, malattia/salute,
amore/odio, fame/sazietà, positivo/negativo, sì/no, eterno/temporaneo,
terribile/meraviglioso, assoluto/relativo, inizio/fine, caldo/freddo,
benessere/malessere, veglia/sonno, inspirazione/espirazione,
introverso/estroverso, aperto/chiuso, vuoto/pieno, nascita/morte,
acquisizione/perdita, attrazione/repulsione, forza/debolezza, caso/necessità (o
destino), indifferenza/interesse, spirito/materia, alto/basso, maschio/femmina,
bene/male, soggetto/oggetto, felicità/infelicità, piacere/dolore, tutto/niente,
divisione/unione, pradiso/inferno, cielo/terra, yang/yin, materia/antimateria, eccetera, eccetera. Se ne potrebbero
citare migliaia.
Un altro esempio, il maschile non potrebbe
esistere senza il femminile, e viceversa. Ma il modello iniziale è unico,
tant’è vero che i due sessi sono l’uno il rovescio dell’altro e che anche gli
uomini hanno i seni.
La mia idea è stata avvalorata dalla scoperta
che anche nella fisica si parla di oscillazione, in quanto tutto ciò che
vediamo è stato prodotto da una coppia di particelle che sono l’una il
contrario esatto dell’altra (come l’elettrone e il positrone) le quali si
annichilano in lampo di luce che è energia pura (fotone). Insomma
l’oscillazione è un fenomeno creativo presente dappertutto.
Lo spazio vuoto
non è affatto vuoto ma pullula di particelle e antiparticelle, che sono create
da fenomeni di oscillazione (oscillatore
armonico). Ecco la definizione di Wikipedia: “In meccanica quantistica, l'oscillatore armonico quantistico è la
trattazione di un sistema caratterizzato da un potenziale armonico. Si tratta di uno dei problemi più importanti nella fisica teorica, dal momento che ogni potenziale può essere approssimato ad un
potenziale armonico nell'intorno di un punto di equilibrio.
Insomma, il tutto che noi vediamo è collegato
inevitabilmente al vuoto quantistico – altra antinomia. Il pieno non può che nascere
da un vuoto, e viceversa.
Dunque, il processo di oscillazione riguarda
tanto la materia quanto le nostre sensazioni e gli stati d’animo – quindi tutta
la realtà. E questa è una scoperta fondamentale. Niente è fisso, niente è
permanente, tutto è legato al suo contrario.
Se non ci fosse questa oscillazione, non
sarebbe possibile il divenire.
Per esempio, non abbiamo la parola (e il
concetto) per definire l’oscillazione amore/odio, ma vediamo tutti che sotto
l’uno c’è l’altro e che può oscillare in ogni momento. Può oscillare perché i
due opposti fanno parte di un unico processo che non sappiamo definire, ma che
esiste.
E questo spiega anche due realtà fondamentali:
la coscienza e il tempo. Il tempo è già diviso fra due opposti antinomici: passato
e futuro (se non ci fosse questa oscillazione, non potrebbe scorrere e tutto
sarebbe immobile). E la coscienza (collegata in realtà al tempo) nasce da
un’oscillazione fra due soggetti (l’io e il Sé). Se non ci fosse questo
dualismo, questa scissione, questo gioco dei contrari dentro di noi, non ci
sarebbe coscienza.
Abbiamo perciò la legge del divenire, dove
niente può essere fermo, immobile, se stesso. Ma tutto è cangiante, mutevole e
il contrario di se stesso. Contrariamente a quel che sosteneva la logica
aristotelica, A esiste perché è anche
non-A.
Non può esistere felicità duratura. Se oggi sei
felice, domani o dopodomani o fra qualche ora sarai infelice. D’altronde, se
non ci fosse l’infelicità, come potrebbe darsi la felicità?
L’oscillazione è un ciclo, qualcosa che gira
instancabilmente e deve rovesciarsi nel suo contrario.
Perché l’universo è stato creato o si è creato
così? Proprio perché si è creato. Se no, sarebbe rimasto un nulla assoluto. Ma
il nulla assoluto – ci insegna la fisica - non può esistere… da solo. Ha
bisogno del suo contrario, che è energia viva.
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