sabato 21 ottobre 2023

Le nostalgie dei conservatori

 

La Meloni si separa dal marito, avendo scoperto che, mentre lei lavorava, lui andava in giro a flirtare e a scopare. Mi dispiace, ma per lo meno non ci romperà più le scatole con la storia della famiglia tradizionale. Le famiglie italiane sono spesso così: sfasciate; non quelle del Mulino Bianco o della pubblicità televisiva.

Il problema dei conservatori è che non sono all’altezza delle loro fantasie o utopie. Per fortuna, perché, se fosse per loro, vivremmo ancora nelle caverne.

Quanto si può tornare indietro nella conservazione? Al fascismo, all’ottocento, al settecento… all’impero romano? E siamo sicuri che in quelle  epoche si vivesse meglio? Allora che cosa dobbiamo conservare?

La verità è che non dobbiamo conservare proprio nulla del passato. Se è passato, un motivo ci sarà.

Niente è immobile, niente è fisso. Tutto cambia. Non c’è da rimpiangere nulla, ciò che è passato non ritornerà più. Puoi far tornare indietro anche solo un momento fa?

E allora che cosa conserviamo? Non possiamo conservare nulla di ciò che è passato.

Chi pensa con nostalgia a un’epoca d’oro del passato, in realtà è immerso in un suo sogno personale.

Il passato non esiste più, se non nei nostri ricordi.

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