Il Presidente Mattarella ha dichiarato, in un incontro col
Presidente finlandese, che a causa di un’ “umanità irresponsabile, il mondo è
peggiorato” e ha aggiunto che assistiamo a una “spirale di violenze di cui non
si riescono a capire i confini e le conseguenze”.
Allora, sono io il pessimista o l’umanità sta rivelando una
grave malattia mentale che la porta ad aggredire e a uccidere con efferatezza?
Non solo con le continue guerre che distruggono uomini, paesi e risorse
preziose, ma anche con la concorrenza commerciale, con il surriscaldamento del
clima e con l’inquinamento dovuti a una sconsiderata sovrappopolazione.
Ci vorrebbe poco per vivere tutti in pace, ma gli uomini non
sono capaci di stare fermi e quieti. Sono divorati da desideri e ambizioni
insaziabili. C’è qualcosa che non va, che è stato fatto male, un seme di
aggressività e di violenza che cresce e si sviluppa in una pianta che dà frutti
maligni, tra cui l’egocentrismo e il nazionalismo.
Tale seme della violenza è connaturato, congenito, innato, fa
parte della natura animale, è primordiale, perché deriva da un divenire che non
lascia nessuno in pace. Venire al mondo, esistere, significa essere torturati
da stimoli continui, significa subire una pressione enorme.
È inutile predicare la quiete, la pace, il silenzio, l’osservazione,
la consapevolezza, l’amore, la compassione, l’ascolto, la meditazione, perché
tutti siamo spinti ad agire e a muoverci senza tregua. Quindi assisteremo
sempre ai conflitti, agli scontri, alle violenze, al confronto, alla
competizione, con la differenza che oggi abbiamo armi spaventose, armi nucleari,
che possono distruggere il mondo.
E forse lo distruggeranno.
Di chi la colpa?
Di Dio… se ci fosse.
Ecco perché non c’è.
Tutto è affidato alle nostre mani, che però grondano sangue dei
fratelli, dai tempi di Caino e Abele,
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