Quando le angosce ti attanagliano e lo sconforto sembra
travolgerti, quando la vita ti tradisce o tu tradisci lei, quando stai
soffrendo e la sofferenza ti sconvolge, insomma quando la mente ti si rivolta
contro, prenditi quella che potrebbe definirsi una “pausa consapevole”.
Respira per un po’ accentuando le espirazioni e le inspirazioni,
stringendo la pancia, in modo da distogliere il pensiero dalle tue sventure e
creare un intervallo, un distacco dai pensieri e dai sentimenti negativi.
È semplice, ma funziona.
Mentre il pendolo della vita ti trascina dove non vorresti, tu,
per pochi momenti, diventa il testimone di te stesso, degli eventi che ti
succedono, della invasività degli stati d’animo più cupi. È una dissociazione
benefica.
Capita, capita a tutti…Una malattia, un abbandono, la morte di
qualcuno o la tua.
In mezzo alla confusione, al caos e alla cascata di
preoccupazioni, tu mantieni la quiete dentro di te… come se dentro ci fosse un
riparo, un’isola felice o un santuario.
Trovando il luogo della quiete, riuscirai a superare i momenti
di panico e a mantenere la calma, qualunque cosa ti succeda, che si tratti di
pensieri o di cose reali.
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