domenica 19 maggio 2019

Preghiere al vento


Che pena vedere tante persone indotte a pregare un Dio esterno o qualche santo magari con parole preconfezionate. Quante energie sprecate! Il piacere della ripetizione, del farsi piccoli nei confronti di un presunto potente, il piacere dell'autocommiserazione, il piacere di un dialogo con un'entita immaginaria che protegge, un'entità creata dalla propria mente... senza accorgersi che l'unico modo di comunicare con il divino non è un mezzo esteriore, ma è comunque il nostro stesso spirito. Dunque, più che pregare, bisogna guardarsi dentro.
La salvezza, l'aiuto, prima di venire dall'altro, deve necessariamente passare per noi stessi.


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