sabato 25 maggio 2019

L'interesse dell'italiota



Cambiano i governi, cambiano i partiti, ma l’Italia è sempre agli ultimi posti in Europa per sviluppo. Come mai? È per la mancanza di senso civico e nazionale, è per il mettere sempre l’interesse di parte e individuale su quello generale.
Anche se adesso esistono i partiti “sovranisti,” il meccanismo è tale per cui, più che pensare al bene del paese, si continua a pensare al bene del partito. Ed ecco provvedimenti e leggi che sembrano favorire i cittadini, ma che sono concepiti per farsi rieleggere. È da decenni che si va avanti così.
L’italiano, tranne rare eccezioni, è sempre legato al proprio “particulare”, al proprio interesse immediato. E non è capace di assumere una prospettiva disinteressata e più ampia. Altrimenti, perché ci sarebbe tanta corruzione? Si cercano le cariche pubbliche non per servire lo Stato, ma per accumulare per sé o per il proprio partito potere e soldi.
Dove sono finiti per esempio i 49 milioni che la Lega ha sottratto allo Stato? Non è un bell’esempio di interesse comune. E infatti si continuano a scoprire amministratori e politi leghisti che rubano e malversano.

Nessun commento:

Posta un commento