domenica 5 maggio 2019

Affrontare la paura


Per liberarsi della paura non serve a niente sforzarsi di affrontare spavaldamente le cose che ci spaventano. Molto meglio domandarsi: "Che cos'è questa sensazione?" e cercare di osservarla. Non un atteggiamento di negazione e neppure un atteggiamento combattivo. "Che cos'è questo?" Voglio vedere che cosa provo, che cosa succede nel mio corpo e nella mia mente. Sono curioso di vedere le spettacolo - il mio stesso spettacolo della paura, lo spettacolo che io do.
Non devo mettermi subito a lottare, come un toro che vede rosso, ma sperimentare fino in fondo. Osservare ciò che provo, ciò che succede, ciò che è. Senza bisogno di opporsi, senza bisogno di scendere in guerra. Di guerra ce n'è già troppa nel mondo per crearne altra anche dentro di noi. Come diceva Nisargadatta, la sofferenza nasce sia dall’attaccamento sia dal suo contrario: l’opposizione.
Dobbiamo essere saggi e testimoniare, perché in realtà, così facendo, ci distanziamo dalla sensazione, creiamo intorno ad essa un certo spazio. Anche la nostra paura è il frutto di un antico condizionamento, uno dei tanti.
Essere disponibili ad osservare, essere semplicemente presenti in e a ciò che accade è il miglior modo per affrontarla.
Cambiamo strategia, cambiamo la risposta condizionata al condizionamento.

Nessun commento:

Posta un commento