lunedì 20 maggio 2019

Il Dio umanoide


Gli uomini hanno provato fin dall'antichità un bisogno "religioso": il bisogno di comunicare con Dio o con gli dei, di farli parlare e di rappresentarli... in una parola di renderli umani. In effetti il Divino è troppo distante e freddo e non si sa neppure che cosa sia. Che cos'è? Luce? Energia?
In realtà, la trascendenza non possiamo immaginarla, altrimenti che trascendenza sarebbe? Ed ecco che nascono i miti sugli dei, dove questi parlano, discutono, litigano, si arrabbiano, odiano e amano. Dai miti greci o induisti alla Bibbia o al Ramayana. Ad un certo punto nasce il mito cristiano, dove finalmente Dio, fattosi uomo, parla e agisce come un uomo... ma, ahimé, fa gli stessi errori degli uomini e ha le loro stesse paure e i loro stessi limiti. Diventa umano, troppo umano. E quindi oggi bisogna lasciarselo alle spalle per ritrovare il senso della trascendenza.


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