martedì 21 maggio 2019

Le radici cristiane


Avete visto quanto è facile strumentalizzare una religione e presentarsi come gli uomini della Provvidenza? Già in passato è successo con il fascismo e la Chiesa ha accettato e benedetto tutto. La verità è che il cristianesimo non contrasta abbastanza questa deriva nazionalistica. Come non ha contrastato abbastanza il recente congresso di Verona sulle famiglie tradizionaliste. La Chiesa si limita a prendere le distanze e a dire che è “invocare Dio per sé è molto pericoloso”, ma questo non impedisce la diffusione del clerical-nazionalismo.
A Milano Salvini ha dichiarato alla presenza degli altri leader europei dell’ultradestra: “Affido la mia vita e la vostra vita al cuore immacolato di Maria, che sicuramente ci porterà alla vittoria!” E ha baciato un rosario, già estratto in altre occasioni politiche.
Scene medievali del genere, con processioni di preti e crocifissi, si sono già svolte in Polonia e in Ungheria, e tutte in funzione nazionalistica e anti-immigrazione. Per loro questo è “il vero spirito cristiano”. Romeo, capogruppo al Senato della Lega e già condannato a venti mesi (pena sospesa) per Rimborsopoli, ha detto che “la vera carità cristiana è quella di Salvini. Con Orban e Trump difende le nostre radici”.
E forse ha ragione. Il cristianesimo democratico e sociale è una piccola eccezione.
Le radici cristiane sono sempre quelle barbariche e medievali, che non sanno nulla di democrazia e di rispetto.

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