lunedì 27 maggio 2019

La marea nera


Con l’equilibrio che li contraddistingue, gli italioti si sono buttati a votare in massa per la Lega, un partito che con Bossi sognava l’eversione e la creazione dello Stato del Nord, la Padania. Un anno fa avevano fatto lo stesso con i Cinquestelle e ancor prima con Renzi che aveva raggiunto addirittura il 40 per cento. È come se li volessero provare tutti. Evidentemente sono disperati, tanto da andare alla ricerca dell’ “uomo della Provvidenza”, dell’uomo che li salvi. E stavolta lo hanno trovato, con tanto di rosari, crocifissi e Madonne protettrici. Di fatto, la Lega è una nuova Democrazia Cristiana spostata tutta a destra.
Condizionati da più di duemila anni di cristianesimo, era inevitabile che cedessero al richiamo dei simboli religiosi. E non importa niente se Gesù predicava l’accoglienza dello straniero (“ero straniero e mi avete accolto…”). Il congresso sulla famiglia di Verona non era stato un abbaglio. Questo è il vero cattolicesimo italiano, superstizioso, cupo, autoritario e solidale con quei governanti che alzano muri e fili spinati.
I preti naturalmente non dicono nulla, ma sono già vestiti di nero, pronti per un nuovo ventennio di clerico-fascismo e di distruzione del paese.

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