Mai avremmo creduto che un governo
che si definisce di destra e che ha sempre tuonato contro l’immigrazione, fosse
incapace a tal punto da riempirci di migliaia di immigrati, che si accamperanno
intorno alle nostre città, aumentando il degrado, la criminalità, l’illegalità e
il nostro vivere civile.
Da una parte si inneggia al
nazionalismo e si fa la faccia feroce inasprendo le pene, dall’altra si implora
l’intervento degli altri paesi per risolvere problemi che nessuna nazione, da
sola, può affrontare. Nessuno dei grandi dilemmi che oggi ci affliggono può
essere risolto in ambito nazionale: l’immigrazione, la crisi climatica, la
crisi economica, la crisi finanziaria, la crisi demografica, il debito pubblico
e così via.
I “patrioti” in questo momento
servono solo ad acchiappare voti da gente ingenua che crede ancora di trovare
soluzioni nazionali a problemi mondiali.
Qualche buontempone leghista
vorrebbe addirittura lasciare l’isola di Lampedusa e la Sicilia agli immigrati
africani e ritirarsi al nord. Lo dica a Salvini che vorrebbe costruire un ponte
fra Sicilia e Calabria su cui transiterebbero ancora più facilmente gli
immigrati. Ma forse i leghisti abbandonerebbero anche la Calabria, le Puglie e
la Campania agli stranieri. Vecchio sogno leghista. Ma lo dicano alla Meloni
che sventola bandiere italiane dappertutto e vorrebbe essere nazionalista!
Il caos, come sempre, regna in
Italia, per colpa di governanti che hanno la segatura nel cervello. Come
cantava Battiato in “Povera Patria” siamo governati da “gente infame che non sa
cos’è il pudore”, “perfetti e inutili buffoni”, che si fanno pagare a peso d’oro
per apparire in televisione a dir minchiate.
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