martedì 12 settembre 2023

Il Dio dell'imperfezione

 

Non possiamo credere in Dio perché, se esistesse, sarebbe molto cattivo, addirittura feroce e indifferente a quel che succede su questa Terra. Guardate cosa succede quando arriva un terremoto o un’alluvione: migliaia di morti, schiacciati come fossero formiche. Certo, la responsabilità è della natura e non direttamente di Dio: Ma chi avrebbe fatto la natura in questo modo, con queste leggi implacabili? Chi avrebbe creato la legge per cui ogni essere deve mangiare altri esseri e l’evoluzione premia il più violento o il più forte e non il più mite?

Chi avrebbe messo tanta aggressività negli esseri viventi?

Che cosa ci viene a raccontare Gesù su un Dio misericordioso e accudente? Chi lo vede?

È il male che vediamo dappertutto che esclude l’ipotesi di un Dio solo amore e bontà. Se vedete un palazzo costruito male, ve la prendete con l’architetto, non con gli abitanti.

È proprio questo che fanno i religiosi con la loro idea di un peccato originale: ributtano la colpa sulle vittime. In realtà non si tratta di un peccato delle vittime, ma di un difetto di fabbricazione originale, anzi di un marchio dell’architettura.

Dunque, la non esistenza di Dio, di quel Dio soltanto buono, è provata. E rimane solo l’idea che l’autore del misfatto sia un Dio della violenza o che le cose si siano create da sole, alla bell’e meglio.

Del resto, quando si chiede chi avrebbe creato Dio, si risponde: si è creato da solo! E, con ciò, ammettiamo che ci si possa creare da soli. Ma in maniera molto imperfetta!

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