Al momento di nascere, nessuno
ti ha chiesto il tuo parere. In realtà, sono stati i tuoi genitori che, in un
momento di piacere e di inconsapevolezza, ti hanno catapultato in questo mondo.
Con la loro energia, che è parte dell’energia generale, si sono incontrati e ti
hanno generato. Se sei contento, ringraziali. Se sei scontento, incolpali.
Hanno ceduto alla volontà della vita. Si sono lasciati andare. Questa è la loro
colpa. Hanno creduto nella vita.
Ma la vita ha un pungiglione
velenoso che ti ucciderà, così come ha ucciso i loro genitori e i genitori dei
loro genitori e tutti quanti.
Si sono perfino inventato un Dio
e il paradiso per giustificare il loro errore. Ma poi hanno dovuto ammettere
anche il Demonio e l’inferno. Così continua il dualismo.
Chi cede alla vita, si dimentica
della morte, della malattia, della vecchiaia, della sofferenza.
Loro dicono che ne vale comunque
la pena. Ma potrebbero dire altrimenti? Potrebbero dire che si sono sbagliati?
Per fortuna, tu non sei quello
che hanno voluto. Tu sei qualcos’altro. Eri lì e ti hanno tirato giù, ingabbiandoti
in un corpo, in una mente, in una coscienza e nel dominio dell’essere. Ma tu
sei oltre l’essere e il non-essere. E quello nessuno lo ha creato e nessuno lo
ucciderà.
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