Il post “La magnifica illusione”
ha suscitato dei commenti in alcuni lettori, cui ho risposto con un testo che
ora riporto ed estendo…
Il Testimone, ciò che conosce il dualismo e i limiti della
mente, non fa parte della mente stessa e non è legato al concetto di
spazio-tempo. Non è l' "io sono", ma ciò che eri prima di nascere e
che sarai dopo la morte. E' al di là del dualismo. Infatti, prima di nascere,
non eri né infelice né infelice, ma in un terzo stato - trascendente. Quando
muorirai, scomparirà il concetto di "io sono", ma non succederà niente
al conoscitore di tutto il processo, che non fa esperienza di
felicità/infelicità e di nascita/morte.
Dobbiamo capire che tutto ciò che si basa su concetti dualistici è una specie
di "magnifica illusione" o di sogno, una rappresentazione irreale che
prima o poi sparirà, così come spariranno il concetto di io e perfino quello di
testimone. Non ci sarà più niente di... falso o concettuale. Ma questo
"niente" sarà lo stato perfetto.
Non è l'individuo che assume una coscienza, ma è la coscienza che assume forme
individuali, per rendersi manifesta. E' difficile da comprendere. Ma niente
nasce e niente muore - tutto ciò che sperimentiamo è pura apparenza, gioco
delle parti, gioco illusionistico. La morte riporterà la Realtà. Perché anche
la morte è un’illusione.
Aggiungo che già adesso è così. Se ci fai caso, non sempre pensi
in senso dualistico o con il senso di essere un io. Quando ti dimentichi di
queste funzioni mentali, continui pur sempre ad essere e ad essere meglio. Poi
ripiombi nella prigione dell’immagine o del concetto di te stesso.
Tu non sei il concetto o l’immagine, ma il conoscitore di queste
cose. E, più te ne rendi conto, più sarai libero. Chi conosce l’impermanenza è
ciò che esiste sempre, l’entità che lo sa è permanente. Ed è già lì. Tu sei
quello. Quella è la tua vera identità, non quella dell’io, della nazione, della
famiglia o della società.
Però, non puoi conoscerla nel senso dualistico di un soggetto
che conosce un oggetto, perché non è altro da te, ma esattamente ciò che sei.
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