Certo,
siamo tutti alla ricerca della felicità, e la cerchiamo dappertutto,
nell’amore, nel sesso, nel denaro, nel successo, nel lavoro e non stiamo mai
fermi. Arriva una vacanza? Tutti via, sperando di star meglio.
Il
motivo di questa ricerca affannosa e scomposta è… che siamo tutti infelici. E
perché siamo infelici? Perché crediamo di dover cercare uno stato che esiste,
in realtà, quando non si cerca niente, anzi quando ancora non esistevamo.
Allora eravamo in pace.
Quando
eravamo nello stato immanifesto, prima di nascere, eravamo tranquilli e
soddisfatti. Eppure non esistevamo. E non avevamo neppure coscienza.
Infatti
esistere e avere coscienza significa agitarsi, tendersi, stressarsi, insomma
essere infelici/felici. Ma mai stabili.
Se però
eravamo stabili, contenti e soddisfatti, perché qualcuno o qualcosa ha avuto la
cattiva idea di manifestarsi diventando cosciente, frammentandosi e generando
tanti individui? È come domandarsi perché la luna abbia due facce. Ce le ha perché
è fatta così. Perché non potrebbe darsi una luna o una moneta con una sola
faccia.
La
luna, però, resta un’entità unica; non ci sono due lune.
Il
dualismo comunque lo abbiamo creato noi… o i moti cosmici. Ma è pura apparenza,
un’apparenza che fa male.
Ecco perché
gli individui non possono trovare una felicità durevole, pur accoppiandosi in
mille modi. Non la troveranno mai. Perché non possono fondersi, se non per
brevi momenti.
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