Tu, che sei un soggetto, stai cercando te
stesso come un oggetto: questo è il problema. Il cercato è il cercatore.
Tu sei già quello che stai cercando. Quindi
devi dismettere tutto e recedere alla fonte: tornare a te stesso, il vero te
stesso, quello che sta prima della
coscienza.
Ma ci sono due ostacoli: la mente e il corpo.
Tu ti sei identificato con queste due entità. E se la mente si può, in casi
rari, mettere a tacere, il corpo non potrai fermarlo. Lui lavorerà sempre,
anche se non te ne accorgi: la respirazione, il metabolismo, ecc.
Allora dovrai aspettare la morte come una
liberazione per ritrovare te stesso. Ma quello che troverai non sarà
l’individuo che conosci, bensì l’autentico soggetto, che si era limitato nel
tempo, nello spazio, in un corpo e nella coscienza per esistere.
Lo ritieni impossibile? Eppure ti sei
conosciuto a poco a poco, crescendo. Quindi c’è stato un periodo, da bambino,
in cui non ti conoscevi, ma esistevi lo stesso.
Adesso è uguale. Sei te stesso, ma non ti
conosci. Ciò che conosci è un individuo, che non è lo stato originale.
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