Se credi in Dio, “il Signore”, è perché vuoi
mendicare qualcosa da Lui, come un qualsiasi poveraccio. “Signore, abbi pietà
di me! Signore, aiutami!...”
Ma non è Lui che ti avrebbe creato? E ti
avrebbe creato in modo che tu debba chiedere aiuto e pietà. Come un indigente, come
un bisognoso, come un miserabile?
Poteva risparmiarsi la fatica.
E la causa della sofferenza non è questa o
quella, ma la coscienza infelice di cui tu ti vanti, ringraziando Dio perché ti
ha dato la vita? questa vita cosciente?
Ma quando non avevi questa coscienza, forse
soffrivi?
No, stai sbagliando prospettiva, ti sei
confuso.
Tu sei Dio, che si è autolimitato nello
spazio, nel tempo e in una individualità per cercare di conoscersi. Ma l’esperimento
è fallito: fallisce sempre.
Ritorna alla tua vera natura, riconoscendo la
vita attuale come uno stato di minorazione, di menomazione, di limitazione.
Se credi in Dio, non credi a te stesso.
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