Ho
letto un articolo scientifico in cui si dice che l’universo dovrebbe avere
un’età tra i 13,67 e i 13,95 miliardi di anni e che sarebbe composto per il
4,9% di materia ordinaria, per lo 0,1% di neutrini, per lo 0,01% di fotoni, per
il 68% di energia oscura, per 27% di
materia oscura e per lo 0,4% di tutto il resto. Dunque, conosciamo a
stento il 5-6% della materia e ignoriamo che cosa sia l’80-85%. La definiamo
materia-energia oscura perché i nostri strumenti non la registrano e quindi non
sappiamo che cosa sia. Ma i calcoli matematici ci dicono che deve esserci per
tenere insieme tutta la baracca. Una bella ignoranza!
Qualcosa
però mi dice che questa materia-energia oscura non è nient’altro che coscienza,
cioè una materia-energia che ci fa essere coscienti, una specie di interfaccia
tra la materia bruta e la coscienza più elevata, perché l’universo esiste nello
stesso momento in cui appare la coscienza e il suo testimone.
Gli
indiani la chiamano sattva, uno dei
tre guna che ci dona l’intelligenza.
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