Negli ultimi anni non ci siamo fatti mancare
niente: epidemie, terremoti, maremoti, guerre, cambiamenti di clima, malattie, siccità,
alluvioni, crolli…
Ma, a pensarci bene, è sempre così, è sempre andata
così…
È evidente che non c’è nessuno che protegga
questo mondo. Da un momento all’altro, un meteorite potrebbe cancellare o
distruggere mezza Terra. Nell’indifferenza totale. Come quando si scontrano due
stelle o due pianeti. Credete che il tutto faccia parte di un piano divino?
Poveri illusi.
Chi crede in un Dio protettore, perde subito
la sua fede quando, invece di sognare, entra in contatto con qualcuna di queste
catastrofi. Magari la morte di una persona cara.
A nessun Dio interessa la tua minuscola vita,
come non interessa la vita di una formica.
Se pensate che essere dotati di coscienza vi
renda esseri superiori, vi sbagliate.
È proprio la coscienza duale che proietta
questo mondo della divisione e del conflitto, delle preoccupazioni e dello
stress, del piacere e della sofferenza.
La vita è questa cosa qui. Poche cose belle e
tante cose brutte. Soprattutto transitorie, dato che ci attende la morte.
Ma forse proprio la morte è una liberazione
dagli affanni della vita e il ritorno ad uno stato unitario, senza coscienza,
senza tempo, senza memoria e beato.
In fondo, quand’è che troviamo una vera pace?
Quando dormiamo di un sonno profondo, senza sogni.
Lo stato di oblio, di non essere, è la realizzazione
di quel testimone che assiste sgomento a tutti questi avvenimenti e si sente
straniero sulla Terra.
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