venerdì 15 marzo 2019

Il sesso come droga


In fondo gli antichi mistici che se la prendevano con il sesso come causa di tanti mali non avevano tutti i torti. Avevano capito che, sotto l’effetto di questa droga naturale, l’uomo è una marionetta in mano alla natura, che gli fa fare quello che vuole. Ma una natura del genere, con le sue droghe stordenti, da chi è stata fatta?
È Dio che ci droga per farci resistere alla vita e riprodurla senza fine. Siamo dunque tutti pesantemente drogati.
Purtroppo, poi i religiosi nostrani (da san Paolo in poi) hanno creduto di risolvere il problema con la legalizzazione del sesso coniugale, il che non risolve affatto il problema della dipendenza.
Così gli uomini sono caduti dalla droga della natura alla droga dell’unione sacralizzata. Insomma ad un condizionamento naturale abbiamo aggiunto un condizionamento sociale. E la nostra libertà è sempre uguale a zero. Siamo sempre marionette.
Fra l’altro, tra tutti i problemi di inquinamento climatico, ci si dimentica sempre di citare quello più importante: la sovrappopolazione inconsulta. Da noi ci si preoccupa, nazionalisticamente, della denatalità. Ma questo significa che siamo un po’ più intelligenti di quei popoli che, pur in miseria, continuano a far figli, sobillati da religioni irresponsabili che vedono nel numero dei credenti la propria forza d’urto.
Il sesso dunque è la vera bomba ecologica. La riproduzione andrebbe tassata e non favorita. E' pur sempre una produzione.

Se non ridurremo drasticamente la popolazione attraverso la diffusione capillare dei metodi di contraccezione, ci penserà la natura-Dio, con la “delicatezza” che la contraddistingue.

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