martedì 12 febbraio 2019

L'incarnazione di Dio


Credere ad una religione storica significa credere che Dio si sia incarnato in un uomo specifico, che abbia scelto un unico profeta o che abbia preferito un unico popolo. Ma questo significa credere ad un certa forma del Divino inchiodata in persone o eventi specifici, storici appunto.
Si può invece credere ad un Dio che non compia scelte o preferenze (ingiustificate), che non si incarni in questo o quello, ma sia incarnato in tutti – e in tutto. Un Dio come Totalità, al di là dei differenziati e degli opposti. Questo Dio non ha bisogno di ulteriori incarnazioni perché è già incarnato in ogni cosa. Non un Dio che stia nelle chiese, nei templi e nei tempi. Ma un Dio che esista dappertutto e in tutto.
In ogni caso, credere in un Dio definito significa definirlo, delimitarlo, diminuirlo e dar vita a una serie di ineliminabili contraddizioni.
In fondo, il mito dell’incarnazione di Dio non è che l’antropomorfizzazione di Dio, il Dio concepito a misura umana.

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