giovedì 28 febbraio 2019

La malattia dell'uomo


Ogni tanto, sempre più spesso, qualcuno negli Stati Uniti si arma fino ai denti e si mette ad ammazzare il maggior numero possibile di persone, senza conoscerle, a casaccio. Ma ormai la stessa cosa capita anche in Europa, per esempio è successo da poco in Norvegia e in Germania. È uno dei tanti segni della follia di cui soffre l'umanità.
       L'uomo - come diceva Nietzsche - è un animale malato... ma è malato di mente. Le nostre società sono organizzate in base a valori folli. Famiglia, scuola, religione, lavoro, carriera, pensione... tutto è programmato in anticipo. Non c'è quasi bisogno di vivere: è tutto previsto, ci si potrebbe già ammazzare alla nascita. E l'esistenza, l’originalità, la creatività, l’autenticità… dove sono finte finite?
       L'uomo ha perso il contatto con la natura, esteriore e interiore, e quindi è un essere alienato. Tanto più pazzo quanto più non se ne rende conto. Ha costruito un sistema sociale in cui pochi sfruttano interi popoli, e i popoli sono così scemi da scegliere i più grandi imbroglioni come loro capi. Più uno è squilibrato più farà carriera, e diventerà un grande leader... come Hitler, Mussolini, Assad, Mao tse tung, Pol Pot, Napoleone o il capo di qualche Chiesa.
       Le religioni esprimono al meglio la follia umana. I cristiani credono che Dio sia sceso sulla terra camuffato da uomo per salvare il mondo (evidentemente fallendo), gli ebrei credono che Dio abbia prescelto per le sue esternazioni un solo popolo (che, guarda caso, è il loro) e i musulmani credono che Dio abbia autorizzato a parlare un solo profeta. E tutti lottano contro tutti per avere il predominio mondiale.
       Il sistema educativo (familiare e scolastico) esalta valori quali la competitività, l'arrivismo, l'aggressività, ecc. "Devi farcela, devi essere il migliore, devi arrivare primo, devi essere il più ricco..." E, non a caso, nella scuola sono entrati "debiti" e "crediti", tanto per prepararsi meglio a quel succederà dopo.
Ecco perché gran parte di queste stragi di ragazzi avvengono nelle scuole. Sono attacchi al sistema scolastico tutto basato sul successo e sulla competizione, tutto orientato all'orientamento professionale. Si uccidono i compagni perché sono rei di accettare supinamente un simile appiattimento. Si uccidono i professori perché sono colpevoli di trasmettere i valori del conformismo sociale.
       Il sistema economico, basato sempre più sullo sfruttamento e sull'ingiustizia sociale, è un altro segno di questo impazzimento. C'è chi guadagna milioni di euro con un clic sul pc che però getterà sul lastrico milioni di individui, c'è chi guadagna montagne di denaro perché è bravo a calciare un pallone in una rete e c'è chi ha uno stipendio che è centinaia di volte quello di un operaio o di un impiegato. I ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sono sempre più poveri. La Borsa, la finanza e il mercato sono isterici, e vanno avanti tra un crollo e l'altro, tra un estremo e l'altro.
       Il terrorismo, fondato sulle religioni e appoggiato dagli Stati, semina morti e stragi, senza un obiettivo che non sia quello di destabilizzare e seminare paura.
       Il surriscaldamento delle menti umane ha prodotto un surriscaldamento del pianeta. Così anche il clima è impazzito, e passa in un poche ore da un tifone tropicale a una gelata siberiana.
       La politica è devastata dalla televisione e ora dalla Rete, al punto che un politico è soltanto un individuo che è bravo a fare l'attore o fare il bei discorsi. Ma poi è facile che non sia capace di governare, ed è già molto se non ruba a man bassa per sé e per i parenti.
       Nessuno sa più su quali equilibri si basi il mondo, nessuno sembra avere un grano di saggezza. E tutti vivono sfruttando l'ambiente e la natura, come sapessero dentro di sé che non c'è un futuro.
       La follia dell'uomo nasce tutta da una mancanza di consapevolezza di quanto la mente umana sia condizionata. La coscienza è in realtà frutto del condizionamento sociale, e perciò è molto difficile sfuggire alla follia generale. Nelle scuole non esistono insegnamenti sul decondizionamento mentale. I singoli sono come tanti topi impazziti che corrono da mane a sera per acquistare oggetti inutili o per fare più soldi.
       Non c'è che un'unica via d'uscita: fermarsi tutti a riflettere. Dobbiamo imparare ad osservarci e ad osservare la follia del mondo. E poi dobbiamo sforzarci di introdurre, non a nome di qualche religione ma per la salvezza del genere umano, valori di pace, di calma, di silenzio e di distacco.

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