L’altro giorno ascoltavo una canzone di Lucio Battisti e mi sono
accorto che è un bell’esempio dell’ambivalenza, dell’oscillazione continua e
del cambiamento costante dei sentimenti. A un certo punto un verso dice: “Ti
amo, forte e debole compagna” e poi subito dopo: “Ti odio, forte e debole
compagna”.
Eccola qui l’antinomia amore/odio. E anche quella forte/debole.
Per il cambiamento, siamo tutti d’accordo. Se mutano anche le montagne,
figuriamoci un sentimento o un’emozione. Ma per la compresenza dei due
sentimenti contrastanti, non abbiamo ancora né il concetto né la parola. Eppure
la intuiamo. Non esiste l’amore senza l’odio, non esiste il bene senza il male…
perché?
Perché, come nella fisica (in cui ad ogni azione corrisponde una
reazione uguale e contraria), così nel mondo dei sentimenti non esiste una
forza senza la forza opposta.
Succede anche perché possiamo solo pensare ed esprimerci per concetti
contrapposti.
Ma, poiché il pensiero è un prodotto della materia duale, non può che
essere così.
Il pensiero, come il sentimento, riflette e crea un mondo che è sempre
duale.
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