La scienza attuale afferma che non c’è
bisogno di nessun Dio creatore, in quanto l’universo si genera dal vuoto
quantico.
Io direi che era inevitabile arrivare a
questa conclusione, perché, per la legge delle antinomie, il tutto non può che
originarsi dal nulla, il pieno dal vuoto.
Non c’è dunque bisogno di nessun Primo
Motore o Ente soprannaturale esterno. L’universo nasce spontaneamente.
Non crediamo ancora a questa
affermazione perché siamo abituati a pensare che tutto proceda da un’Autorità.
Invece la cooperazione armoniosa e contrapposta fra tutti gli enti non deriva
da un’autorità esterna, ma dai dettami interni della loro natura. In altre
parole, tutto nasce spontaneamente, naturalmente, dalla struttura stessa delle
cose, dalla loro interrelazione, dalla loro coerenza interna.
Non c’è niente di innaturale, ma tutto è
natura.
Dobbiamo rivalutare il concetto di
spontaneità come contrapposto a quello di forzosità. Finora abbiamo pensato a
un universo forzoso, voluto da una volontà esterna a se stesso.
Invece tutto si è costituito da sé,
liberamente. Non c’è nessuno che ci abbia creati o voluti. Ma il tutto avviene
per una necessità interna.
Ogni cosa è connessa a ogni cosa secondo
una coerenza interna, data da questa interdipendenza, e nessuna parte è
fondamentale o privilegiata.
Le
cose si adattano spontaneamente l’una all’altra.
Oltretutto, se ci fosse un Dio creatore,
ce la potremmo prendere con Lui per le cose che ci vanno male. E invece le cose
ci vanno male perché, in altre occasioni, ci vanno bene.
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