Coscienza significa dualismo, dialettica dei contrari e il mondo così
come lo conosciamo, con la nascita, la molteplicità dei contrasti e la morte.
Tutto questo forma la nostra identità attuale che prevede una differenziazione
(diciamo a livello dieci) fra soggetto conoscente e soggetto conosciuto. Senza
questo divario vi è una maggiore coincidenza fra il soggetto che si cerca e il
soggetto trovato, secondo vari gradi, fino ad arrivare ad una coincidenza
assoluta (livello zero).
La coincidenza assoluta prevede l’annullamento del divario e la
scomparsa della coscienza attuale. Noi la chiamiamo consapevolezza.
La consapevolezza assoluta non ha bisogno né dell’autocoscienza né
dell’attributo dell’esistenza.
Ma la progressione sembra essere molto lunga. Dopo la morte, non è
detto che si arrivi a una coincidenza perfetta. Quindi l’io, con la sua
presenza mentale, continua a esserci, seppur a livelli diversi e progressivi.
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