Le religioni attuali aumentano la distanza fra
l’uomo e Dio per il semplice motivo che considerano Dio una specie di Persona,
o di “Signore”, che ha creato l’universo, dà ordini, stabilisce dogmi e
comandamenti, istituisce religioni e Chiese, protegge o perseguita, premia o
castiga, ispira scritture sacre, delega dei mediatori, invia Profeti o Figli di
Dio, accoglie la anime in un paradiso o in un inferno e decreterà la fine dei
tempi. Così vediamo arroganti e ignoranti individui, palloni gonfiati
abbigliati con vesti sontuose e riveriti da stuoli di fedeli, che credono e
vogliono parlare in suo nome e dicono una montagna di sciocchezze che in realtà
escono solo dalla loro fantasia. E il bello è che gli uomini, sempre in cerca
di padroni, in terra e in cielo, sono pronti a credere loro e fanno cose
incredibili (fra cui guerre sante, assassinii e costose opere più o meno pie)
per diventare perfetti e stupidi schiavi, per avere un buon posto in paradiso e
cantare tutto il giorno le lodi del loro Signore.
Ma, se esistesse un Dio del genere, sarebbe
responsabile di tante malefatte e della violenza che regna sovrana nella
creazione.
In realtà Dio non è una Persona, ma uno stato che è presente prima delle
distinzioni fra essere e non essere, soggetto e oggetto, tempo e spazio,
coscienza e incoscienza, e non vuole proprio nulla.
Inutile venerarlo e chiedere il suo aiuto. Preghereste
la forza di gravità? Le costruireste una statua da mettere in una chiesa?
Il mondo si è fatto da solo… e si vede. È
qualcosa che è sfuggito di mano. In un certo senso, è uno sbaglio, una
malattia, una degenerazione, ed è meglio che rientri nella Totalità.
Anche gli uomini sono il frutto di questo
sbaglio… e si vede. Sono pieni di aggressività, non sanno stare un po’ in pace, si occupano solo di esteriorità e stupidaggini e sono tormentati dal primo giorno all’ultimo.
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