Credo che come esseri umani ci stiamo sopravvalutando. Ci riteniamo
superiori a tutti gli altri esseri viventi perché abbiamo una coscienza più
sviluppata. Ma la coscienza, il senso di essere, il senso dell’io, non è un
vantaggio. Innanzitutto spezza il mondo in due: io (soggetto) mi conosco
(oggetto); e poi ci crea un mondo irreale fatto di spazio-tempo e di tutte le
innumerevoli forme di opposti. Eccoci prigionieri di un mondo di sogno, violento
e competitivo, che ha bisogno di un risveglio o di una liberazione… Per
ritornare a essere ciò che eravamo prima di nascere e di avere una coscienza –
un’immensa potenzialità soggettiva (il vero soggetto che non nasce e non muore,
la vera identità, l’Assoluto, la Completezza, la Pienezza, l’Uno, che non aveva
nessun bisogno di essere cosciente e di esistere.
Del resto, se fossimo così intelligenti e consapevoli, perché ci facciamo sempre la guerra (che potrebbe diventare addirittura nucleare) e perché distruggiamo il pianeta? No, c'è qualcosa che non va nell'uomo, un grave difetto di base.
La completezza non la troveremo mai in questa vita, ma prima o dopo,
senza il fenomeno disgregativo della coscienza.
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