giovedì 31 agosto 2023

Il senso di essere

 

Ciò da cui ha avuto inizio il tutto noi lo chiamiamo Dio, intendendo quasi che sia una persona, una volontà. Ma non è detto che lo sia. Potrebbe essere un’energia, senza nome, senza volto, forse senza intenzionalità. E, per dirla tutta, potrebbe non avere nessun inizio e nessuna fine: una forza che non ha niente a che fare con la persona, o un insieme di forze.

Siamo noi che la personifichiamo e le diamo un nome. Ma, essendo eterna o meglio al di fuori del tempo, non ha né un prima né un dopo.

Siamo noi che abbiamo creato i libri sacri, i miti degli dei e le teologie. Ma è più probabile che l’Origine non sia per niente un’origine, bensì una forza che si sviluppa e si muove in continuazione, che è sempre esistita. Uno stato più che un’origine.

Ma noi vogliamo che sia una Persona poiché per noi la persona è il culmine del creato e ci permetterebbe di comunicare. Però le nostre comunicazioni con Dio sono opinabili e abbastanza puerili. E allora ecco i profeti, i salvatori, gli dei, i libri sacri e il Dio che parla, il Verbo.

Resta il fatto che tutti costoro sono spariti e non hanno cambiato il mondo in niente. Ha fatto più qualche scienziato inventando un vaccino che i presunti miracoli divini. Perfino quando muoiono migliaia di persone o il mondo è sull’orlo della distruzione, non si vede nessun intervento miracolistico. Ce la dobbiamo sempre sfangare da soli.

Comunque sia, questa forza che ha dato origine a tutto è ora in tutte le cose, ma si comporta sempre in maniera a-razionale o folle per la nostra ragione. Mi dite che senso hanno questi miliardi di pianeti, di stelle, di galassie e di buchi neri senza un microbo di vita? Servono a qualcosa o sono necessari per tenere insieme la baracca?

Se la Terra esplodesse cambierebbe qualcosa nell’universo?  E se esplodesse l’universo? Interesserebbe a qualcuno? Dio si metterebbe a piangere o magari farebbe finalmente qualcosa?

Perciò, prima di sostituire il pronome “ciò” con “colui”, pensiamoci bene. Non è detto che la persona, la forma persona, la coscienza e l’io siano il vertice della creazione. Potrebbero addirittura essere una degenerazione, perché basati su una spaccatura del tutto unitario.

La nostra vita comincia e prosegue con il senso di essere; che si forma nei primi mesi di vita. Senza questo senso di essere non ci sarebbe nulla di cosciente, nessun essere vivente, vegetale e anomale. Ma il senso di essere dura il tempo di una vita e poi scompare. Dunque, non è vero che l’essere sia la realtà ultima o prima. La realtà ultima o prima è quella che c’è prima o dopo.

Se anche il senso di essere deve scomparire, insieme al corpo, all’io e alla coscienza, vuol dire che non è reale.

Ciò che è reale dura per sempre o è al di fuori del tempo. È eterno.

E, se qualcuno lo capisce, è eterno anche lui, qualsiasi cosa sia.

Su questo bisogna meditare.

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