Non c’è niente da fare. Anche il
più inguaribile degli ottimisti sogna un altro mondo. Ma quale? Una copia di
questo, con amici, parenti, amanti e magari con beni al sole?
Ma la sofferenza..? Non
soffriremo più o soffriremo anche di più? Perché un corpo energetico o spirituale
o sottile, non è detto che sia meno sensibile. Anzi dovrebbe esserlo di più, perché
senza un corpo fisico. Per esempio, un’emozione di rabbia o di invidia sarebbe
ancora più forte e lo travolgerebbe.
Non a caso, anche nei miti degli
angeli ci sono i ribelli e quindi gli scontenti. Attenti dunque a quel che
sognate. Potrebbe realizzarsi, non però come meta ultima.
Tutti veniamo presi, in certi
momenti, dallo sconforto, dalla depressione, dall’angoscia e dall’ansia, senza
contare gli infiniti desideri, le ambizioni, le insoddisfazioni, la rabbia, l’invidia
e così via, che ci fanno star male. Siamo sempre campi di battaglia fra opposti
sentimenti.
Ebbene uno degli scopi della
meditazione è trasformare gli stati d’animo negativi in stati d’animo positivi,
gioiosi Come?
Diventando consapevoli del nostro
impulso energetico (ora negativo), isolarlo e convertirlo, perché l’energia di
per sé è sempre positiva, in quanto forza. Solo la mancanza di forza è
negativa.
Basta questo pensiero a iniziare
la conversione..
Gli impulsi negativi, tra cui la
paura, la sofferenza e l’angoscia, sono comunque impulsi energetici, sono
veicoli di forza – che può essere identificata e convertita in eventi gioiosi.
Ma bisogna conoscere intimamente
noi stessi, essere capaci di discriminare fra i vari stati d’animo.
Se conosciamo il centro o il
fondo del nostro essere, conosciamo praticamente tutto ciò che vale la pena
conoscere.
Il Sé che sperimentiamo in
meditazione non è l’io che conosciamo tutti giorni. Tu sei sempre presente, ma
l’ego scompare o viene messo da parte. Tu sei il Testimone che sperimenta il
proprio essere con gioia. E puoi farlo in ogni momento, senza dover aspettare
la morte.
Conoscere se stessi in maniera
dinamica
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