Leggo in un
articolo presente su Libero.it che «in un libro, appena pubblicato, La fine di tutto (Dal punto di vista
astrofisico), si prefigurano possibili scenari di una
apocalisse. Ci sarebbe un piccolo "difetto di fabbricazione nel
tessuto stesso del cosmo che potrebbe mandare tutto all'aria in qualsiasi
momento. Per l'instabilità intrinseca del sistema e, in particolare, del campo di Higgs: è grazie a lui - e al valore detto vuoto di Higgs se il
mondo delle particelle si trova in perfetto equilibrio e abbiamo un corpo ma,
purtroppo, quel vuoto è falso; cioè, ce ne sarebbe uno migliore e, se
l'universo lo scoprisse, correrebbe subito verso il vuoto vero".»
Pur non essendo uno scienziato, sono
convinto che in questa scoperta ci sia una base di verità. Esaminando come è
fatto il mondo e come sono fatti gli esseri viventi, è evidente che il
cosiddetto “peccato originale” non è una colpa umana, ma un “difetto di
fabbricazione”.
In sostanza in tutto l’universo e nell’umanità
ci sono evidenti difetti di costruzione, che impongono una lotta, una
competizione, una guerra e una instabilità senza fine che portano prima o poi
ad un’autodistruzione – cosa che sta già avvenendo sotto i nostri occhi.
Chi crede in un Dio onnipotente e
perfetto, semplicemente si è sbagliato. Nell’universo nessuna forma di vita può
resistere a lungo. Per la scoperta di armi sempre più potenti e per avidità di
riproduzione, gli uomini si stanno distruggendo. E lo stesso succede
dappertutto.
Per rimediare alla situazione, ci sarebbero
la riflessione e la meditazione – che però sono prerogative solo di minoranze.
Le maggioranze credono ancora negli interventi divini, e così vanno incontro
incoscientemente alla morte.
Il vuoto è all’inizio, e ci sarà anche
alla fine. Osservare per credere.
Questo corrisponde alle intuizioni dei
più grandi illuminati.
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