venerdì 7 gennaio 2022

Esperire l'Oltre

 

Le religioni tradizionali possiedono principi e strutture metafisiche che non hanno niente a che fare con la natura e con la realtà presente e sperimentabile. È tutto basato su affermazioni che non possono essere dimostrate. Devi crederci per fede. Ma i loro principi potrebbero essere infondati: Dio, l’aldilà, la giustizia retributiva, ecc.

La meditazione ha un diverso approccio. Dice: prova, cerca di comprendere, non credere per fede o perché qualche autorità religiosa te lo impone. In tal senso è più vicina alla scienza e alla natura. Devi verificare di persona, e lasciar perdere ogni affermazione metafisica.

Il tuo corpo, la tua vita, la tua mente, dipendono da leggi naturali che sono verificabili ad un’attenta osservazione. Questa è la realtà con cui abbiamo a che fare.

Tutto il resto sono opinioni, teorie, affermazioni senza fondamento sicuro, miti, fantasie. Puoi crederci, ma non puoi constatare nulla. E quindi rimarrai sempre nell’incertezza.

Se hai paura che Dio e l’anima non esistano, se hai paura della morte, investiga direttamente. Può darsi che queste cose, viste da vicino e con saggezza, non siano quegli spauracchi che sembrano.

Si dirà che, se c’è l’universo, qualcuno deve averlo creato. Ma a noi non risulta. Niente ci si presenta come creato. Tutte le cose che vediamo, nascono da altre cose. Perciò l’esistenza di un Dio è un’illazione, come tutte le altre.

Possiamo fare tutte le ipotesi che vogliamo, ma resteranno congetture… fino a che non potremo esperire la morte. E forse neanche allora se rimaniamo con una mente ottusa.

Di Dio si possono avere immagini ben diverse: da quelle di un Potente che crea e governa il tutto a quelle di un Principio o una Sostanza universale che è il tutto – ed è dunque presente anche in noi.

Ma resta il problema che la nostra mente ragiona con una logica ristretta e duale. Se concepisce un Creatore deve concepire un creato, se concepisce un inizio deve concepire una fine, se concepisce un aldilà deve concepire un luogo concreto, una dimora.

Mentre tutte queste cose non sono concepibili razionalmente. Per concepirle così come sono, dobbiamo prima oltrepassare la mente limitata con le sue categorie. E questo è il compito di una meditazione che, prima di tutto, deve vedere il dualismo e tendere all’unione dei contrari. Per esempio, per noi, bene e male sono contrapposti. Ma in realtà sono uniti – questo dobbiamo esperire con i metodi meditativi.

Per noi, se c’è un inizio, deve esserci una fine. Ma in realtà sono entrambi compresenti.

Questo ci dice che le nostre idee di vita e di morte, di aldiqua e di aldilà, ecc., sono condizionate e false, e che bisogna trascenderle esperendo la possibilità di un’unione.

Quando due persone fanno l’amore, per un po’ si uniscono trascendendo l’individualità e la separazione. E solo da questa operazione dai due può nascere un terzo. Ma lo stesso tentativo di unione può essere esperito per l’intera realtà.

Non c’è niente di eccezionale (semmai è divino) in questo procedimento. È la natura che ce lo indica e ce lo permette a determinate condizioni.

2 commenti:

  1. E proprio notizia di oggi che papa francesco e' stato bersagliato da femministe e animalisti per aver detto testualmente: anziche' curare cani e gatti fare figli, e questo certamente in nome di dio perche' e' lui che lo richiede. Credo che non sia questo il momento per certe affermazioni, ma come disse Battiato questo papa, e' bravo a parlare ma non conosce dio.

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  2. Concordo. E' un politico che ha il privilegio di dire le sue banalità ogni giorno alla televisione. Che cosa faceva questo Papa quando conviveva tranquillamente con la spaventoa dittatura argentina? L'avete mai sentito dire qualcosa o protestare contro le torture e i crimini?
    Devo aggiungere che, agli occhi del Divino, un cane o un gatto valgono quanto un uomo.

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