domenica 29 marzo 2015

Meditazione e autoanalisi

Non è facile entrare in relazione con gli altri, ma non è facile nemmeno entrare in relazione con noi stessi. Il punto è che noi non ci conosciamo e che possiamo trovare aspetti del nostro carattere o esperienze sgradevoli – così sgradevoli da respingerle, da allontanarle da noi stessi, da relegarle in qualche zona buia (inconscio, preconscio…). E così continuiamo a restarci estranei – estranei in casa nostra.
Per cercare un riavvicinamento graduale a queste zone buie e sgradevoli, dobbiamo tentare un approccio prudente che cambi a poco a poco la nostra reazione – e dunque il nostro stesso stato d’animo. Dall’orrore iniziale dobbiamo passare ad una maggior familiarità. Un po’ come visitare un obitorio o una sala chirurgica. Lentamente la reazione di spavento si attenua.
Possiamo infine toccare la paura, guardarla bene in faccia, imparare a maneggiarla, abituarci ad essa illuminarla con sentimenti di curiosità, di comprensione, di compassione.
L’oggetto spaventoso, come un insetto schifoso illuminato da un raggio di luce, resterà abbagliato e si immobilizzerà, e noi potremo osservarlo con distacco.
Grazie al potere della mente, siamo nello stesso tempo l’oggetto osservato e il soggetto che osserva. E l’uno influenza l’altro. Il soggetto cambia a poco a poco il suo approccio con l’oggetto e in tal modo cambia se stesso. E l’oggetto cambia la sua natura.
Essere presenti mentalmente non significa soltanto essere consapevoli di ciò che avviene o che sentiamo momento per momento, ma anche della parti di noi che abbiamo dissociato.
Non si può procedere alla liberazione se non si è tutti interi.
       Meditazione e psicoanalisi hanno molto in comune, nel senso che entrambe cercano di riportare alla luce qualcosa che si trova in ombra. Ma, mentre la psicoanalisi ha bisogno di un altro con cui instaurare un dialogo e si affida alle parole, la meditazione si affida all’autoanalisi, all’autosservazione, e non ha bisogno di parole.

Comunque l’una non esclude l’altra. Tutt’altro.

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