giovedì 1 febbraio 2024

Un'incredibile scoperta

 

Credete che non sia possibile che due polarità contrapposte possano convivere e che debbano escludersi a vicenda? Non conoscete la vita che è la contraddittorietà stessa. Il mondo non è fatto come un palazzo, un piano sopra l’altro, ma come un ponte che sta su per spinte e controspinte; non per nulla si parla di uno spaziotempo curvo. Diceva il fisico John Weeler: ““lo spaziotempo dice alla materia come muoversi, la materia dice allo spaziotempo come curvarsi”.

Prendiamo la respirazione: due movimenti contrapposti di un unico processo (inspirazione/espirazione o dentro/fuori). Essi convivono proprio perché l’uno permette, segue, consegue e necessita dell’altro.

Così funzionano tutti i processi del mondo: ad ogni azione segue una reazione uguale (per intensità, per quantità) e contraria (per senso, per direzione, per funzione). Le due forze (spinta e controspinta) tengono in piedi la respirazione. E nessuna può prevalere (se non per breve tempo) o è privilegiata.

Così per il maschile e il femminile, il soggetto e l’oggetto, la verità e la falsità, i poliziotti e i criminali, la vita e la morte, l’amore e l’odio… le due forze devono stare in un certo equilibrio, devono compensarsi a vicenda, devono essere complementari, oppure tutto crolla.

E non si tratta di semplici concetti, ma di cose reali e concrete. E riguardano sia la materia sia le forze interiori: pensieri, percezioni, sensazioni, sentimenti, emozioni. Così all’interno, come all’esterno.

Questo significa che la creazione è avvenuta per contrapposizione di forze e che, se c’è l’una, deve esserci il suo contrario.

Ma ora arriviamo a una scoperta stupefacente.

Se io penso in modo antinomico, in realtà creo. Non me ne accorgo perché mi trovo già pensate tutte le antinomie e quindi un mondo già fatto. Ma i primi che pensarono e nominarono le antinomie, in realtà le crearono. Pensare, nominare e creare erano e sono la stessa cosa. E questo varrà sempre, anche per il futuro.

Perciò, se volete creare qualcosa, pensate in modo contrapposto. Quel ponte si costruirà.

Se pensate che le polarità non possano essere create con il pensiero-parola, allora ricordatevi come Dio, nella Bibbia, crei le cose del mondo nominandole. Per la mentalità antica, Dio crea con un comando verbale: “Dio disse: ‘Sia la luce!” e la luce fu…”. Anche in altre culture primitive Dio crea nominando (e quindi pensando) le cose – un’eco del potere creativo della parola.

Ma la parola è dell’uomo, non di Dio. Dio non ha bisogno di parole.

In realtà, dunque, il potere creativo della parola-pensiero è dell’uomo. È l’uomo che pensando e nominando per la prima volta le polarità antinomiche, le fa essere.

Non ci credete? Provate a pensare-nominare una nuova polarità e vedrete che farete essere anche il suo contrario. Prendiamo dei concetti moderni che non c’erano nell’antichità, perché sono stati scoperti solo in questi tempi. Per esempio, “antiparticella” o “antimateria”. Una volta scoperte le particelle atomiche, ecco che comparirono le antiparticelle.

La domanda è: queste antiparticelle esistevano prima che le concepissimo o le abbiamo create noi nel momento che le abbiamo pensate-nominate. Di più: queste antiparticelle sono state create nel momento in cui le particelle sono state concepite come primo elemento di un processo antinomico. Secondo la definizione, un’antiparticella è “una particella che corrisponde per massa a una delle normali particelle, ma è caratterizzata da alcuni numeri quantici opposti”. Insomma, uguali ma contrarie. Lo stesso per la materia.

Le antinomie complementari sono migliaia e non è facile trovarne di nuove. Ma, se trovate una nuova polarità, farete essere il suo opposto.

Incredibile: siamo alla fonte del potere creativo della mente umana.

Nessun commento:

Posta un commento