Giornata della memoria delle foibe istriane… Ma non sarebbe meglio dimenticare? A che cosa servono queste giornate (anche quella del genocidio ebraico) se non a rinfocolare nuovi dolori, vecchi rancori e nuove reazioni? Che cosa saremmo se dovessimo ricordare tutte le passate sofferenze? Non riusciremmo a vivere. Si sa che i conservatori pensano sempre al passato. Ma quando mai ricordare ha cambiato le cose? Guardate che cosa succede in Israele. Semmai è uno stimolo a ripeterle, da una parte o dall’altra.
In
realtà questa giornata della memoria serve per fini politici. La televisione
meloniana intervista La Russa e il ministro Sangiulano che se la prendono con i
cattivi comunisti di Tito. Ma non si ricorda mai che questa tragedia fu
provocata dalla scellerata guerra del fascismo, quel fascismo che è ancora
sostenuto dai due intervistati.
Putin
e Netanyau hanno imparato qualcosa dalla storia? Eppure Netanyau è il capo di un
paese, Israele, che ricorda sempre l’Olocausto e che ha anche costruito un
Memoriale degli ebrei uccisi. E adesso farà un Memoriale per i palestinesi
uccisi? No, perché ognuno ricorda i propri morti e non quelli che ha provocato.
I
giorni della memoria servono agli individui sensibili, che sono inermi. Ma per
i capi sanguinari non servono a nulla.
A
che gioco giochiamo?
Tutto
questo patriottismo meloniano a che cosa serve? I nostri problemi sono ben
altri, più concreti. Adesso ci sarà anche il film su Mameli! Non ne possiamo
più. Torniamo alla realtà del presente. Non distraiamoci con i ricordi del
tempo che fu.
E
come mai la Meloni, così patriota, vuole varare un’autonomia regionale che
distruggerà quell’unità d’Italia per cui i veri patrioti come Mameli
combatterono e morirono?
Sarà
ricordata come colei che ha disunito l’Italia: una patriota all’incontrario.
Nessun commento:
Posta un commento