Se
l’anima delle cose deve animare le cose, come un vento, e non essere mai in sé,
ferma, il mondo che ne deriva è sempre in moto e mutevole. Ed è quello che
verifichiamo ogni giorno. È tutto un gioco di forze che si contrappongono, ma,
contrapponendosi in innumerevoli
antinomie, si sostengono a vicenda, come le spinte e controspinte
dell’architettura che garantiscono bellezza, leggerezza e stabilità alla
struttura. Ma questa stabilità è sempre temporanea. Anche le montagne, i
grattacieli, le torri di Babele, i ponti e i vari manufatti umani hanno una
durata limitata e prima o poi dovranno crollare o essere aggiustati. Insomma
niente è veramente stabile nel mondo fisico… ma anche in quello psichico. Vi
potete immaginare quanto possano durare un pensiero, un sentimento, un’emozione
o un evento prima che cambino?
Se
la luce del sole, per arrivare sulla Terra, ci mette 8 minuti, il pensiero o
l’immagine del sole può apparire nella mente quasi istantaneamente. In sostanza
la velocità del pensiero è superiore a quella della luce! E quanto ci mettono
l’ira o l’amore per formarsi nel nostro animo? E quanto ci mettono per
trasformarsi nei loro contrari? Perché tutto cambia.
Il
cambiamento, come tutte le cose, ha vantaggi e svantaggi. Tra i vantaggi c’è il
rinnovamento di tutto e la rivoluzione perenne, e tra gli svantaggi c’è la crisi
continua e la distruzione di tutto – in parole povere, la morte.
Un
altro svantaggio è che noi non possiamo possedere un’identità molto stabile e,
in un mondo duale, non possiamo sapere chi siamo in noi stessi. Dobbiamo
sempre essere in rapporto con qualcun altro, dai nostri genitori al nostro
stesso… io. Il rapporto con l’io significa che abbiamo sempre una scissione
soggetto/oggetto. L’io che osserva non può essere l’io che è osservato – un fenomeno
che significa “coscienza”. Anche se vivessimo in una caverna senza rapporti con
nessuno, dovremmo sempre avere un rapporto con noi stessi. Perché noi siamo
esseri duali. Il che è testimoniato non solo dalla nostra nascita da due
genitori, che ci lasciano il loro patrimonio genetico, ma anche che abbiamo due
occhi, due braccia, due gambe, due reni… e due cervelli che si controllano a
vicenda in un gioco di specchi infinito.
Se qualcuno dubita che le forze psichiche
possano essere trattate come le forze fisiche, gli ricordo che, per
identificare queste ultime, ci siamo serviti in realtà delle nostre percezioni
e dei nostri concetti. Se chiediamo, per esempio, all’IA che cosa sia
l’energia, ci risponde che “è una grandezza fisica fondamentale
che misura la capacità di un corpo o di un sistema di compiere lavoro. In
parole più semplici, l'energia è ciò che permette alle cose di muoversi, di
cambiare forma e di interagire tra loro”. Come vedete, i concetti di corpo,
lavoro, movimento, forma e movimento sono tratti dalle nostre percezioni, ossia
dal mondo interiore inteso come interfaccia del mondo esteriore, e non
viceversa.
D’altronde, anche l’evidenza di una forza psichica (pensiero,
percezione, sentimento, emozioni…) è data dal suo movimento, dal suo lavoro. La
forza interiore è il nostro sforzo mentale, che è sempre funzionante, anche
quando dormiamo. Dunque, è da qui, dalla nostra coscienza che prendiamo i
concetti fondamentali della fisica.
Ma, se la forza fisica, si evidenzia dal suo movimento, anche la
forza psichica fa altrettanto. Senza movimento e senza cambiamento di
percezioni, pensieri, sentimenti, ecc., niente sarebbe, né fuori né dentro.
Qualcuno potrebbe dire che le forze fisiche si possono misurare. Ma anche
quelle psichiche sono misurabili (anche se la neuroscienza in questo campo è
solo agli inizi) dal lavoro dei neuroni e delle sinapsi del cervello. Dunque, non
c’è motivo di trattare queste forze diversamente da quelle fisiche. E non c’è
motivo che per esse non valgano alcune leggi della fisica, come la terza legge
di Newton. Anche qui ricorriamo all’ IA:
“La terza legge di Newton, nota
anche come principio di azione e reazione, afferma che per ogni azione c'è
sempre una reazione uguale e contraria. In altre parole, quando un corpo esercita
una forza su un secondo corpo, il secondo corpo esercita una forza uguale e
contraria sul primo corpo.”
Se per esempio una persona esercita una forza su un
muro (azione), il muro esercita una forza uguale e contraria sulla persona
(reazione).
“Ecco alcuni esempi della terza legge di Newton:
·
Quando
salti, spingi giù sul terreno con i piedi. Il terreno spinge su di te
con una forza uguale e contraria, facendoti salire in aria.
·
Quando spari
un fucile, il proiettile viene espulso dalla canna del fucile a causa
della forza della carica di polvere da sparo. Il fucile rincula anche
nella direzione opposta, a causa della reazione della forza che espelle il
proiettile.
·
Quando un
razzo vola, i gas combusti vengono espulsi dalla parte posteriore del
razzo. Questo crea una forza che spinge il razzo in avanti.
La terza legge di Newton è una legge fondamentale
della fisica che ha applicazioni in molti campi diversi, tra cui l'ingegneria,
la fisica e l'astronomia.”
Ma anche nel mondo psichico - aggiungo io. La differenza
è che il lavoro della forza psichica si traduce in pensieri, decisioni,
sentimenti, sensazioni, percezioni, emozioni, ecc., che sono ben evidenti in
noi e da noi, ma che non sono misurabili (almeno per ora) fisicamente. È
sicuro, però, che un giorno si impianteranno elettrodi nel cervello che
misureranno anche gli eventi psichici. Già da adesso si possono attivare
dispositivi con i pensieri.
Comunque la nostra osservazione di ciò che accade in
noi è in grado di identificare pensieri e stati d’animo. Le sensazioni e i
sentimenti per esempio sono più che evidenti e possiamo benissimo identificare
i loro cambiamenti, i loro inizi e le loro scomparse. Se proviamo amore, odio,
paura, freddo, caldo, ira, angoscia, ansia e mille altri eventi interiori, non abbiamo
bisogno né di strumenti né della matematica per dimostrare la loro esistenza.
Lo sappiamo intuitivamente. E scopriamo che anche loro, come i moti fisici,
seguono la legge di azione/reazione. Tutto oscilla, dentro e fuori.
Per esempio, un’onda elettromagnetica può essere vista come
a un’oscillazione che si propaga a una certa
velocità (alla velocità della luce). Ma che dire di un pensiero o di un
sentimento? Non si sollevano all’improvviso come onde dentro di noi? E non
finiscono come onde che si abbassano e scompaiono? E non oscillano con i loro
contrari, dando vita ai poli opposti?
In fisica si parla di “moti”, ma anche nel mondo interiore si
parla di moti del cuore o della mente, di emozioni. Che cos’è l’emotività se
non un moto del nostro animo? Che cos’è un pensiero se non un moto della mente?
E questi moti perché non dovrebbero essere soggetti agli stessi principi delle
forze fisiche? Hanno la stessa origine, in quanto il cervello umano è un
prodotto perfettamente naturale, non è disceso dal cielo. Tutto è materia, e
segue le stesse leggi. Energia e massa sono due espressioni dello stesso
principio. E anche la nostra energia psichica si esprime in un corpo o è
l’espressione in un corpo. Le masse, le materie, tutte le cose, sono in breve
una forma di energia condensata, a livelli differenti.
In India, per esempio, si parla di una “materia
sottile”, intesa come una realtà più profonda e sottostante rispetto alla
materia grezza, di superficie; una dimensione non grossolana dell’esistenza,
che include l’aspetto energetico e le espressioni della mente e della
coscienza.
Con questo voglio dire che le forze della mente
seguano tutte le leggi della fisica, ma che tutte le forze, materiali e
mentali, seguono almeno la legge dell’azione/reazione, anche se non in forma
matematica.
In altri termini, i pensieri, i sentimenti, le
sensazioni, le percezioni e le emozioni sono raggruppate antinomicamente ma
complementariamente a due a due, si alternano e oscillano con frequenze variabili da un polo
all’altro. Scorrono come onde nel mare dell’interiorità: compaiono, s’ingrossano
e scompaiono, sempre in coppia, come due gemelli o due amanti che si
amano/odiano.
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