venerdì 2 giugno 2023

L'illusione primaria

 

A volte posso sembrare pessimista perché dico che la nascita della vita è un errore cosmico che è  meglio interrompere. Ma so benissimo che parlo al vento. Gli uomini amano la vita e intendono godersela, costi quel che costi.

Questa è proprio l’illusione primaria. Credere che la vita ci possa risparmiare dolori o darcene il meno possibile; e amare qualcosa sperando che ci ricambi. In realtà la vita ci vuole solo come riproduttori e poi non sa che farsene di noi. È come una donna che vuole avere un figlio e poi non ne vuole più sapere. O come certi ragni, la cui femmina uccide e divora i compagni dopo aver fatto sesso riproduttivo.

L’amore per la vita si beve con il latte materno e si mescola indelebilmente con la consapevolezza di vivere. Gli uomini sono degli illusi incorreggibili, credendo in un Dio solo buono, di essere protetti dai mali peggiori e nella possibilità di un paradiso, di conservare la propria identità attuale, magari di rivivere e di recuperare il loro corpo (come promette il cristianesimo, che, come tutte le religioni, è maestro di inganni).

La televisione e i mass media, servi sempre di qualche potere, fanno a gara per far pubblicità alla vita. Infatti, per venderci certi prodotti, devono venderci la vita come una cosa meravigliosa. Vediamo continuamente immagini di gente felice, di personaggi famosi, potenti e ricchi, “i divi”… Ma, appunto, sono immagini. In realtà anche loro devono soffrire, se non altro perché invecchieranno, si ammaleranno e moriranno.

Non c’è scampo sulla Terra. Si potrà essere più o meno infelici, ma, alla fine, tutti dovranno bere il calice amaro.

La vita è quella cosa che finisce male, per tutti.

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