Nel
Texas, Stato ultraconservatore, il governatore ha deciso di insegnare nelle
scuole pubbliche la Bibbia e i dieci comandamenti (ma non di controllare le
armi). In un distretto dello Utah, Stato mormone, è stata vietata la Bibbia
perché “pornografica, violenta e volgare”. In California, si è scatenata una
rissa fra genitori per un libro Lgbt+. E via così la guerra sui
libri, più o meno “sacri”.
Resta il fatto che nella Bibbia c’è di tutto: si parla di scambisti e di mamme bambine (Sara e
Agar, Lea e Rachele e le loro rispettive schiave ecc.). Si racconta di persone
che vanno a letto con il padre, la madre, la sorella e altri parenti. Numerose
sono le descrizioni di rapporti incestuosi che coinvolgono patriarchi e
matriarche: Abramo e la sorellastra Sara, Isacco e la cugina Rebecca, Giacobbe
e le due sorelle Lia e Rachele, Ruben e la concubina del padre Bila, Amnon e la
sorellastra Tamar (vittima di stupro), Lot con le due figlie (Gen 19,30-38),
eccetera eccetera.
Come si vede, qualcuno, molto ignorante, vorrebbe ancora
considerare “sacri” certi libri, come se Dio scrivesse o ispirasse opere
scritte. E lasciamo stare quelle delle altre religioni.
Un vangelo afferma addirittura che “in principio era il Verbo”.
Per carità, all’inizio non c’era nessun Verbo!
Quando nacque il Verbo, nacque il mondo - con i suoi orrori.
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