martedì 28 marzo 2017

Le benedizioni benedette

Il Consiglio di Stato autorizza le benedizioni nelle scuole pubbliche, che qualcuno aveva contestato. È la solita Italietta, ignorante e superstiziosa, che vorrebbe appendere crocifissi dappertutto e benedire chiunque, volente o nolente. Ci manca solo che nelle scuole pubbliche si possano fare anche le processioni, le novene e i rosari.
La confusione tra Stato e Chiesa, in Italia, è completa. I due sono pappa e ciccia, e si spalleggiano a vicenda. Ma l’uno paga (lo Stato) e l’altra incassa (la Chiesa). Per esempio, c’è un esercito di insegnanti di religione che vengono scelti dai vescovi, ma pagati… indovinate da chi? Inoltre lo Stato finanzia le scuole cattoliche, permette che la Chiesa incassi con l’8 per mille più di un miliardo l’anno ed esenta il Vaticano dal pagamento di tante tasse immobiliari.
La convenienza della Chiesa è evidente. Ma quella dello Stato? Anche solo a livello etico, che cosa otteniamo?
Tutti sanno che l’Italia è uno dei paesi più corrotti d’Europa, il paese dove c’è un’evasione fiscale e quindi un’ingiustizia sociale tra le più alte.

Sì, perché, gli italioti, con il condizionamento che ricevono tutti i giorni, attraverso la scuola e la televisione (sempre al servizio del Vaticano), hanno certamente un senso della Chiesa, ma non un senso dello Stato.

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