domenica 5 marzo 2017

L'apertura della mente

La meditazione potrebbe essere definita un’operazione mentale (o un insieme di operazioni mentali) che chiamiamo in vari modi (risveglio, bodhi, satori, samadhi, illuminazione, ecc.) e che si riferiscono ad un’apertura o o ad un ampliamento della mente abituale, della piccola mente ristretta, con cui lavoriamo abitualmente. Bisogna sapere che esiste una mente molto più vasta, cui si può giungere con una serie di esercizi o di addestramenti esclusivamente mentali.
Si ottiene questa mente più grande, questa apertura, questo super-io (da non confondere con quello della psicoanalisi), quando ci si dis-identifica dal piccolo ego della carta d’identità e dei ruoli che abbiamo svolto tutta la vita. Al di là dei ruoli, al di là delle connotazioni psicologiche, sociali e culturali. E quando si assume il più grande Sé, la mente superiore, l’Io dilatato, oltre tutti i contrari del pensiero.
Possiamo sfruttare certi momenti della giornata. Per esempio quando ci si risveglia e si ha (se si ha) una mente più limpida, più chiara, più spaziosa.
Ci si può aiutare con la domanda “chi sono io?”, ovvero chi è il soggetto ultimo della mia consapevolezza?
È un po’ come pulire un vetro sporco e appannato, e vedere molto più chiaro.

Al di là degli opposti, con cui opera la mente abituale, “al di là del bene e del male”, ossia della visione convenzionale delle cose.

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