venerdì 31 marzo 2017

Il culto della Dea Madre

Quando parliamo del culto mariano, parliamo ancora del culto della Dea Madre, antico quanto l’uomo. La Madonna è solo la versione cattolica di questo culto. Si tratta di figure archetipiche: il Padre e la Madre celeste.
Il cristianesimo delle origini non aveva tale culto: c’era solo un Dio padre e un Figlio. Ma la Madre non c’era. Al suo posto c’era lo Spirito Santo, che non era né padre né madre, e che ai più non diceva niente.
Ecco, allora, che nel quarto secolo, a furor di popolo, si creò il culto della Madonna, vergine prima, durante e dopo il parto. Perché si sa che le madri sono sempre vergini, pure e immacolate… Questi sono i paradossi della mente umana.
E, siccome gli uomini, restano materialisti, ecco che la Madonna appare qua e là. Mai ad una mente colta e consapevole, ma a pastorelle o a bambini ingenui.
È chiaro che una mente infantile non distingue ancora bene lo stato di realtà dallo stato di sogno o di immaginazione e quindi ogni tanto confonde le proprie immagini per visioni che vengono dall’esterno. Ma per gli uomini che vogliono vedere per credere, si tratta della Madonna che appare, non di proiezioni della mente.

Infine subentra la religione, maestra di truffe, che crea i santuari, i culti, le fedi e i proventi conseguenti. State tranquilli che, dopo aver sfruttato il santuario di Lourdes, non si farà sfuggire quello di Medjugorje: ha fiutato l’affare.

Nessun commento:

Posta un commento