mercoledì 29 marzo 2017

La consapevolezza come spiritualità

La moltiplicazione di atti di bullismo e di femminicidi ci dice che troppi esseri umani non hanno il minimo controllo né sulla rabbia né sui loro attaccamenti. Sono rozzi, bruti, ignoranti e inconsapevoli di sé.
La società, la cultura e la religione non li aiutano perché non li inducono affatto all’autocoscienza, ma a generiche raccomandazioni di fare del bene, di amare, di rispettare e così via.
Nessuno ha mai spiegato loro che esistono metodi per il controllo e il miglioramento di sé. Non sanno per esempio che il buddhismo fa di questa autoanalisi uno strumento di conoscenza e che imparare a conoscere e a correggere se stessi è una vera e propria via spirituale.

Sono rimasti all’idea che la religione sia pregare qualche Dio per intervenire. Ignorano che essi stessi possono intervenire per essere diversi da ciò che sono attualmente, per uscire dallo stato animalesco in cui vivono. Sono, appunto, ignoranti.

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