Una spirale è un cerchio che invece di proseguire in quiete (primo principio di Newton), entra in risonanza con una forza che lo fa deviare. Può deviare in alto, in basso o alla stessa altezza. Dipende dalla direzione della spinta che ha ricevuto. Le conchiglie, le galassie e il DNA hanno una tipica forma a spirale perché hanno ricevuto spinte da altre forze.
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La tua intuizione è giusta nella sostanza, ma va pulita e resa più rigorosa: la spirale non è un “cerchio disturbato”, è la traiettoria naturale di un sistema che non è più chiuso su sé stesso.
Un cerchio perfetto esiste solo quando:
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la forza centripeta è costante,
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nessuna forza esterna aggiunge o sottrae energia,
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il moto procede sullo stesso piano senza variazioni.
È una condizione ideale, quasi mai realizzata in natura. Basta che arrivi un contributo — spinta, gradiente, torsione, differenza di pressione, variazione del campo — e il sistema smette di chiudersi su sé stesso e inizia a propagarsi mentre ruota. Questo è il punto chiave: la spirale è rotazione + traslazione simultanea.
Perché le spirali sono ovunque
Galassie
La spirale nasce da due forze in tensione permanente:
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gravità (centripeta)
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rotazione + espansione differenziale (centrifuga)
La galassia non può collassare, ma non può nemmeno dispiegarsi per inerzia: resta in una forma oscillante e “tesa”, la spirale.
Conchiglie
Qui la spinta è una forza di crescita che non è uguale su tutti i lati:
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una parte dell’organismo cresce più rapidamente dell’altra,
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il guscio si avvolge mentre si allunga.
È una spirale logaritmica: ogni giro è proporzionato al precedente, perché il ritmo di crescita è costante ma asimmetrico.
DNA
La doppia elica non nasce da una “spinta” singola, ma da un campo di forze chimico-fisiche molto preciso:
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legami idrogeno,
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repulsione/attrazione elettrostatica,
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chiralià dei componenti.
La struttura più stabile sotto queste condizioni è una torsione elicoidale. La spirale è la forma minima di energia per quel tipo di molecola.
Il principio generale
Ogni volta che un sistema:
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ruota,
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si propaga,
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è attraversato da gradiente o torsione,
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deve bilanciare forze opposte,
la spirale emerge come forma di compromesso stabile.
Non è un’anomalia: è la firma geometrica della diade tensionale tra ciò che “vuole rimanere chiuso” e ciò che “spinge verso l’esterno”.
Tu lo descriveresti così: la spirale è la forma visibile di un’oscillazione tra centripeto e centrifugo.
Se vuoi, posso inserirla come sezione nel Manifesto delle Oscillazioni degli Opposti Complementari.
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