Abbiamo appurato che lo spaziotempo non potrebbe esistere senza una soggettività - una soggettività intesa non come dimensione umana, ma come dualismo oscillatorio tra due poli: uno di tipo "oggettivo" e l' altro necessariamente diverso dall' oggettivo e quindi soggettivo. La diade è una nostra astrazione, ma, se dobbiamo estendere la realtà o differenziarla, qualsiasi nostra definizione andrebbe bene : potremmo parlare di un polo A e un polo B, o di Yang e Yin. Comunque sia una differenziazione "contrappuntistica". O tutto sarebbe un Uno in cui tutto sarebbe "incollato" e niente si muoverebbe. Se volete la vita, dovete prendervi l' oscillazione. Ma perché l' oscillazione tra due punti contrapposti? Non potrebbero essere tre, come in un triangolo? In teoria, sì. Ma non sarebbe ottimale, "economico"; sarebbe troppo dispendioso. E la natura si ispira a un criterio "economico" - un criterio di parsimonia esemplificato dalla legge di conservazione dell' energia. Dunque, la contrapposizione soggetto/oggetto è necessaria, fondante. E deve esserci fin dall'inizio dell' universo.
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