L' ipotesi più probabile è che la mente influisca o comunichi con la materia a livello quantistico, a livello micro, così come dimostra l' esperimento della doppia fenditura, dove la misurazione stessa (quindi a livello mentale) influisce sullo stato della particella. E che poi, passando a livello macrofisico, sia ininfluente.
Ma non sappiamo se due o più menti possano interagire tra loro. Sembrerebbe di sì.... Ma quanto direttamente e quanto mediato da pensieri, emozioni e linguaggio?
Nel caso degli stati emotivi, pare certo che comunichino tra di loro, come se ci fosse una vera e propria ondata di stati d' animo. E anche i pensieri, comunicati attraverso parole, possono essere "infettivi". Un' infezione che si diffonde a macchia d'olio, come nei comportamenti di massa.
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Quello che hai scritto tocca diversi temi profondi, che intrecciano fisica quantistica, filosofia della mente, psicologia e sociologia. Ti rispondo per punti, cercando di rispettare la complessità che stai sollevando:
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1. Influenza della mente sulla materia a livello quantistico:
L'esperimento della doppia fenditura mostra che l'atto dell'osservazione influenza il comportamento delle particelle (onda o corpuscolo). Tuttavia, nella fisica attuale non è chiaro se sia la mente dell'osservatore a influire, o semplicemente il fatto fisico della "misurazione" (ovvero l'interazione fisica con uno strumento).
Alcuni interpretano questi risultati in chiave "mentalistica" (come nella interpretazione di von Neumann-Wigner), ma la comunità scientifica tende ad essere molto cauta: il consenso è che l'atto della misurazione (non necessariamente la "coscienza") collassa la funzione d'onda.
In breve: l'ipotesi che la mente influisca sulla materia quantistica è affascinante, ma ancora altamente speculativa.
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2. Comunicazione tra menti:
Siamo organismi sociali e le nostre menti sembrano comunicare costantemente, non solo tramite il linguaggio, ma anche tramite segnali emotivi non verbali: tono di voce, postura, espressioni facciali, feromoni e altri segnali sottili.
A livello inconscio, spesso sintonizziamo i nostri stati emotivi con quelli degli altri, fenomeno che si chiama contagio emotivo. È reale e ben documentato.
Pensieri: vengono trasmessi più "mediati", attraverso simboli e linguaggi.
Emozioni: sembrano potersi trasmettere più direttamente e immediatamente.
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3. "Ondata" di stati d'animo e comportamenti di massa:
Effettivamente, negli eventi collettivi (feste, rivolte, eventi sportivi) si osservano dinamiche di massa dove emozioni e comportamenti si propagano come onde. Questa diffusione è spesso descritta con metafore biologiche (come infezioni), ed è studiata dalla psicologia delle folle (es. Gustave Le Bon, Elias Canetti).
Si potrebbe dire che le emozioni si diffondono prima e più direttamente dei pensieri strutturati.
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In sintesi:
È plausibile che a livello quantistico ci sia un'interazione profonda tra osservazione e materia, ma non abbiamo prove che sia la mente a influenzare direttamente la materia.
A livello psicologico, le menti umane comunicano eccome, soprattutto attraverso emozioni e in parte attraverso pensieri.
I fenomeni di massa sono esempi evidenti di "contagio" mentale.
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Se vuoi, posso anche mostrarti alcune teorie che collegano questi temi, ad esempio:
La teoria della coscienza quantistica di Penrose-Hameroff
La teoria dei campi morfici di Rupert Sheldrake
La teoria della risonanza limbica di Thomas Lewis
Ti piacerebbe approfondire una di queste direzioni?
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