" c' e' qualcosa di nuovo oggi nel cielo, anzi d'antico" dice Giovanni Pascoli nella poesia L' aquilone. Ecco il punto. Quando arriva una primavera sembra rinascere il tempo, ma questo rinascere è anche antico. È una perfetta contraddizione per la logica. Come quando Saffo parlava dell' amore come di qualcosa di "dolce e amaro" . Per la logica è una antinomia. Ma per la vita, anzi per la realtà, no.
La contraddizione è il sale della nostra vita, dei nostri sentimenti, delle nostre emozioni, dei nostri pensieri. Quindi, non è la logica che informa la vita. Noi vorremmo. Ma la realtà è un' altra cosa.
Mi basta ricordare le tante antinomie della nostra vita che hanno dato origine a una mente dualistica.
Ma non è così. La realtà è contraddittoria, nel senso che è oscillante tra due estremi astratti.
Ora gli estremi sono astratti, teorici. Ciò che è reale è l' oscillazione in proporzioni diverse. Nel senso del significato, ma anche nel senso delle esperienze. Pensiamo ad antinomie come luce ed ombra o espirazione e inspirazione.
La realtà è l' interrelazione variabile tra i due estremi, non gli estremi. La poesia lo coglie benissimo. Ma non la nostra logica e il nostro pensiero.
Le due polarità, gli estremi, sono casi limite. Ma la realtà è uno stato intermedio, come le mescolanze tra il latte e il caffè nel cappuccino. Un' oscillazione o una vibrazione che assume infinite frequenze.
D' accordo, lo zucchero è dolce e anche il miele. Ma anche qui le gradazioni o i livelli sono infiniti.
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