venerdì 8 aprile 2016

"Onora il padre..."

Il figlio di Totò Riina, l’ex padrino della mafia siciliana che ha seminato di morti e di stragi la sua vita e la nostra storia recente, ha dato in una intervista televisiva un triste spettacolo di sé.
Ha dimostrato di essere legato affettivamente al padre (e fin qui è comprensibile), ma anche aggiunto che non spetta a lui giudicarlo. Il giudizio sui suoi delitti spetta ai magistrati, non a lui. E ha citato a tal proposito il comandamento biblico: “Onora il padre e la madre”.
Ma chi l’ha detto che onorare il padre significhi non giudicarlo? Questa è ignavia, non rispetto filiale.
Tutti dobbiamo giudicare i nostri genitori. Non esistono Moloch intoccabili.
Onorare il padre non significa chiudere gli occhi e non voler vedere che cosa ha fatto.
Se vogliamo crescere, dobbiamo giudicare tutti i padri, compreso il Padre eterno.

Non confondiamo il padre con il padrino.

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