domenica 3 aprile 2016

Dio come bene

Ammettiamo per un attimo che Dio sia il supremo bene e che sia lì per crearci, osservarci e giudicarci.
Ma perché questo bene si serve del male per realizzare i suoi scopi?
Se deve punire qualcuno che si è comportato male, deve utilizzare il male e la sofferenza. Il che contraddice l’assunto di partenza.
Più semplice ipotizzare che ci sia una legge generale di ri-equilibratura  che si applichi, oltre che al campo fisico, anche a quello morale: azione e reazione, causa ed effetto, nessuna preferenza, nessuna avversione, imparziale.
Ognuno con le sue azioni si crea il proprio destino.

Se volete capirla, osservatela anche voi senza preferenze, senza avversioni, imparzialmente. Ma Dio dove sta? Chiaramente al di là del bene e del male.

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